NANDINA DOMESTICA
Nandina domestica, comunemente nota come bambù sacro, è un arbusto sempreverde di origine asiatica, apprezzato da secoli per l’eleganza del suo portamento e per l’evoluzione cromatica del fogliame, che ne fa una presenza ornamentale costante in ogni stagione. Nonostante il nome comune, non ha alcuna parentela botanica con il bambù, anche se ne ricorda vagamente l’aspetto per la leggerezza e la disposizione del fogliame.
La pianta presenta fusti sottili ed eretti, poco ramificati alla base, che si elevano in modo ordinato e verticale. Le foglie, composte e leggere, emergono di colore bronzeo o rossastro in primavera, diventano verde lucido in estate e si tingono nuovamente di rosso, arancio o porpora con l’arrivo dell’autunno, mantenendo la colorazione anche nei mesi invernali. Questa straordinaria variabilità cromatica rende Nandina domestica una delle specie più decorative tra gli arbusti da fogliame.
In estate, la pianta produce pannocchie di piccoli fiori bianchi, talvolta leggermente profumati, seguiti — se non potati — dalla formazione di bacche sferiche di un rosso vivo che persistono sulla pianta fino all’inverno inoltrato. Questi frutti, sebbene ornamentali, non sono commestibili e possono risultare tossici per alcuni animali domestici.
Nandina domestica può raggiungere altezze comprese tra 1,5 e 2 metri, con una larghezza proporzionale, e sviluppa un portamento colonnare e leggero, che si inserisce bene sia in contesti moderni che in giardini più tradizionali. È una pianta resistente, adatta sia al pieno sole che alla mezz’ombra, e si adatta bene a diversi tipi di terreno, purché ben drenati. Una volta ben stabilita, tollera la siccità e il freddo moderato, rendendola una scelta versatile anche per chi cerca una pianta a bassa manutenzione.
Grazie al suo ciclo decorativo completo — fogliame, fiori e frutti — Nandina domestica è ideale come esemplare isolato, in gruppi, per siepi miste o anche in vaso, dove può offrire un tocco esotico e raffinato durante tutto l’anno.